Dieci cose che nessuno sa del Made in Italy

da: Redazione
28 Febbraio 2019

Il Made in Italy è considerato un vero proprio brand, è il terzo marchio più noto al mondo dopo Coca-Cola e dopo Visa. Nel 2016 la stima del fatturato del marchio “Italia” ha superato i 1.500 miliardi di dollari, posizionandosi al nono posto tra i 100 Paesi più performanti del mondo, secondo la ricerca “Brand finance nation brands”, che ogni anno stila una classifica delle nazioni con il marchio più solido e apprezzato a livello planetario.

È stato anche costatato che gli imprenditori che sottolineano che un prodotto è “Made in Italy” ricevono molte più attenzioni dal mercato. Su Google, infatti, il termine compare in ben 141 milioni di pagine; non solo: l’url ‘Made in Italy’ è 611 mila volte presente nel motore di ricerca. Secondo un sondaggio realizzato da Kpmg Advisor, gli stranieri associano il Made in Italy a valori come bellezza, passione, creatività, lusso, cultura e qualità.

Tutti sappiamo che nel Made in Italy troviamo prodotti del food, della moda, dell’arredo, e così via. Ma l’elenco delle eccellenze italiane è molto lungo e a volte comprende settori di cui si parla meno.

In questo articolo vi elenchiamo prodotti e settori meno conosciuti ma altrettanto eccellenti per cui il Made in Italy si distingue nel mondo.

Le eccellenze poco conosciute del Made in Italy: i brand e cosa fanno

  • Ricerca medica

La ricerca medica italiana da sempre colleziona primati. Negli ultimi anni è stata prodotta la prima descrizione di un meccanismo biologico la cui inibizione è in grado di bloccare la crescita tumorale; la prima cura al mondo per la leucemia e un modo per selezionare cellule staminali da tessuto “di scarto” per la cura delle malattie degenerative. L’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova ha prodotto la prima retina artificiale: uno strumento hi-tech in grado di curare diverse patologie dell’occhio.

  • Grafene

È considerato il materiale del futuro. Il primo produttore europeo e quarto al livello mondiale è una società di Como, la Directa Plus. La società ha depositato 16 brevetti su questo materiale innovativo che ha diverse particolarità tra cui produrre tessuti con proprietà antifiamma per proteggere lavoratori o strutture dagli incendi oppure fare spugne al grafene per pulire il mare dai fattori inquinanti.

  • Treni ad alta velocità

Il business dei treni superveloci parla italiano. Tutti parlano di Hyperloop, il treno a levitazione magnetica ideato da Elon Musk, il papà di Tesla, ma pochissimi sanno che ci sono degli ingegneri italiani che stanno per insidiare il primato dello stesso Musk nel business dei treni superveloci. Una start up toscana, Ales Tech, ha infatti brevettato IronLev, un carrello a levitazione magnetica tutto made in Italy, pensato per fare funzionare il meccanismo sui binari d’acciaio esistenti già a partire dal 2020.

 

  • Robotica

L’Italia è uno dei Paesi più all’avanguardia al mondo nel settore della robotica. Supera addirittura paesi come Stati Uniti, Francia e Germania, prima di lei solo il Giappone. Nel prossimo futuro la robotica inciderà sempre più nelle nostre vite cambiando modelli di consumo e di produzione. L’Italia vanta i seguenti centri di eccellenza: l’Istituto Italiano di Tecnologia, dove sono nati i robot umanoidi iCub e Walkman (specializzato nelle emergenze) e R1 (per l’assistenza domestica) e l’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa, specializzato in protesi robotiche, riabilitazione robotica ed esoscheletri per disabili.

  • Abbigliamento vegano

La moda è da sempre la madre delle eccellenze Made in Italy. Il gusto italiano nella creatività e nella produzione dell’imprese di moda sono da sempre sinonimo di qualità. La moda come altri settori sta modificando le esigenze dei brand in base ai cambiamenti dei stili di vita dei consumatori. Se la svolta animalista ha portato diverse maison a non produrre più pellicce vere ma solo ecologiche, anche le istanze vegetariane stanno prendendo sempre più piede. Per questo motivo stanno nascendo realtà innovative in questa direzione: fare moda in un’ottica ecosostenibile. Ad esempio la start up italiana Fera Libens produce accessori, borse, scarpe tutti “cruelty free”. L’azienda trentina Vegea di Gianpiero Tessitore è riuscita a realizzare la prima pelle vegetale ricavata dal vino e intende stringere partnership con grandi brand della moda per produrre accessori eleganti e chic, tutti eco-sostenibili.

  • Smartphone

La start up Deed di due fratelli romani, Edoardo ed Emiliano Parini, ha brevettato un braccialetto chiamato Get che sfrutta la tecnologia basata sulla conduzione ossea per farci telefonare o inviare sms semplicemente avvicinando il dito all’orecchio. Un prodotto tecnologico pronto a competere nel mercato globale con partnership importanti. Nel frattempo Get viene utilizzato come audioguida per i percorsi di visita del museo Maxxi di Roma.

  • Macchine volanti

La nuova frontiera delle invenzioni vedrebbe la nascita delle auto volanti: a Parigi stanno sperimentando dei taxi volanti sulla Senna. In Italia l’imprenditore Pierpaolo Lazzarini ha ideato l’IFO (Identified Flying Object), cioè un gigantesco drone: una capsula montata su un velivolo mosso da otto eliche, alimentate a batteria, in grado di trasportare due persone. Al momento è in fase di sperimentazione a Dubai.

  • Energia solare

L’Università̀ Bicocca di Milano è la prima al mondo che sta sviluppando lastre di plastica dotate di nanoparticelle in grado di catturare la luce e trasformare una finestra in un pannello solare. Se la sperimentazione andrà a buon fine, siamo davanti alla nascita di una nuova fonte alternativa di energia.

  • Auto a guida autonoma

Nel campo della mobilità sostenibile si parla già da tempo delle auto a guida autonoma. Anche in questo caso gli italiani sono promotori di progetti interessanti, come il caso della start up padovana Next Future Transportation che realizza moduli a guida autonoma che possono trasportare fino a 6 persone: si uniscono per i tragitti comuni, ma si possono anche dividere in maniera indipendente. FCA invece fornisce a Waymo, la divisione di Google impegnata nel progetto driverless car, migliaia di auto a guida autonoma per la propria flotta.

  • Effetti speciali per il cinema

Non tutti sanno che l’Italia conta diverse eccellenze nell’ambito dell’industria del cinema: scenografie, musica o costumi. L’azienda italiana Makinarium si sta facendo valere a livello mondiale nel settore degli effetti speciali. Questa realtà ha introdotto metodo innovativo per la creazione di effetti combinati fisici e visivi, a partire da “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone. La tecnica si basa sulla sovrapposizione di post-produzione digitale, animazione 3D, effetti meccanici, special make-up e tecniche tradizionali. Questa tecnica è stata utilizzata anche nella nuova avventura cinematografica da Lara Croft in Tomb Raider.

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