Dall’inizio della sua presidenza, Xi Jinping ha riorganizzato progressivamente la politica estera al fine di proteggere al meglio gli interessi cinesi nel mondo.
Per questo, Pechino ha significativamente aumentato la propria esposizione internazionale su vari fronti, alternando spesso approcci assertivi con altri più cooperativi, ai quali si associa la proposta di un “modello alternativo” di cooperazione economica mondiale.
La proiezione esterna dell’economia cinese ha continuato a crescere e a diversificarsi, come si desume dall’andamento della quota delle esportazioni, dalla loro composizione, dall’ammontare di investimenti esteri e di linee di credito internazionali accordate da istituti finanziari cinesi.
Questa evoluzione si confronta con l’incompiutezza della trasformazione della Cina in economia di mercato, evidente nel perdurante ruolo dello Stato nell’indirizzare le decisioni economiche (anche attraverso la leva delle imprese e delle banche di proprietà pubblica), fonte di crescenti tensioni con i maggiori partner commerciali.
Il lavoro di Banca d’Italia offre una chiave di lettura e di analisi della strategia internazionale perseguita dalla Cina sotto l’attuale governo, analizzando le azioni intraprese dal governo cinese e le reazioni del resto del mondo ( ad esempio, gli USA hanno inasprito il proprio atteggiamento negoziale, mentre il Giappone si è proposto ai paesi dell’Asia orientale come partner alternativo).
Il paper ha visto il coinvolgimento di Delegati e gli Addetti finanziari della Banca d’Italia distaccati in 13 tra Consolati Generali, Ambasciate d’Italia e Delegazioni in altrettanti paesi del mondo. Per questo è un valido strumento per comprendere la strategia economica e politica della Cina contemporanea.
Di seguito il paper in italiano:
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2019-0502/index.html