Recovery Fund: come funzionerà?

da: Redazione
10 Febbraio 2021

 Il Parlamento UE riferisce le regole per il Recovery Fund, che si avvia a diventare operativo.

Il Recovery Fund, ovvero il fulcro del Next Generation EU,  arriva in Parlamento Europeo per il via libera finale, ed è stato deliberato così il piano che mette a disposizione 672,5 miliardi di euro divisi in 312,5 miliardi di sovvenzioni e 360 miliardi di prestiti.

Il Parlamento europeo dovrà pronunciarsi sul regolamento del piano, che racchiude tutti i dettagli su valore degli aiuti, obiettivi, tempi, metodi di elargizione delle risorse e condizioni imposte agli Stati beneficiari per usufruirne. Una volta approvato il piano, questo diventerà la guida per ogni Paese membro affinché possa ricevere i fondi a disposizione.

Il vicepresidente dell’esecutivo comunitario, Valdis Dombrovskis, alla plenaria del Parlamento europeo ha dichiarato che  “affinché il rilancio economico sia resiliente e duraturo, occorre trovare il giusto equilibrio tra riforme e investimenti. Gli Stati dovranno includere misure verdi e digitali per raggiungere gli obiettivi. Non vogliamo un patchwork di misure con poco impatto, ma misure che portino ad una trasformazione”.

I punti chiave:

Le tempistiche

Il dispositivo Recovery and Resilience Facility prevede che ogni Stato presenti il suo piano dettagliato e definitivo su riforme e investimenti da eseguire con le risorse UE entro e non oltre il 30 aprile 2021, con la possibilità di modificarli in una fase successiva.

Ammissibilità dei piani

I Recovery Plan nazionali devono prevedere riforme e progetti di investimento pubblico secondo queste linee guida:

  • far fronte alle sfide del Paese in linea con le raccomandazioni del semestre europeo;
  • assecondare le priorità dell’UE: stimolare il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro e la resilienza economica e sociale;
  • promuovere la trasformazione digitale attraverso l’uso del 20% delle risorse per progetti di digitalizzazione.
  • sostenere la transizione verde con non meno del 37% delle risorse per il clima e la sostenibilità ambientale;

La valutazione

La Commissione valuterà i piani per poi trasmetterli al Parlamento e al Consiglio. Il Consiglio dell’UE analizzerà le proposte e adotterà i piani sulla base di quanto indicato dalla Commissione e potrà  sospendere l’adozione o i pagamenti in caso di significativa inadempienza.

Se non ci sono anomalie, il piano nazionale diventerà quindi attivo e potrà partire il prefinanziamento fino al 13% delle sovvenzioni e 13% dei prestiti.

Report semestrali

Gli Stati membri dovranno riferire due volte l’anno i progressi compiuti nell’ambito del semestre europeo.

Con l’approvazione del Recovery e Resilience Facility alla plenaria del Parlamento europeo, si compie l’ultimo passaggio della procedura legislativa a livello europeo.Il Commissario Dombrovskis ha concluso spiegando che: “una volta che il Parlamento Europeo approverà il regolamento, la Presidente del Consiglio prevede un celere processo per la firma dell’accordo che dovrebbe già esserci questo Venerdì. Se tutto dovesse andar bene quindi il regolamento dovrebbe entrare in vigore a Febbraio, con pubblicazione nella Gazzetta ufficiale prevista per il 18 Febbraio.”

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